Nei crash test si verifica la sicurezza degli autoveicoli, sia di quelli ancora da omologare che di quelli che si trovano già in commercio.
Prima che un'auto possa entrare in commercio deve superare diverse prove. Una di queste è il crash test che consente di stabilire se il suo livello di sicurezza viene incontro ai parametri stabiliti a livello europeo.
Il crash test, chiamato anche prova d’urto, serve a valutare in modo preciso la sicurezza passiva di un autoveicolo. Per sicurezza passiva s’intende, infatti, quella di limitare i danni conseguenti ad uno scontro (mentre per sicurezza attiva s’intende quella legata alla prevenzione d’incidenti).
Infatti ogni auto nuova dev'essere omologata prima di entrare in commercio e, a tale proposito, la casa madre esegue dei test prima nei propri laboratori e poi commissiona degli enti privati. Tutti i test legati alla sicurezza servono a stabilire che l'auto messa in circolazione rispetti i parametri imposti dall’UE e dall’UNECE (United Nations Economic Commission for Europe) in materia.
Oltre a queste prove ne esiste un'altra chiamata test Euro NCAP, davvero importante nel mondo automobilistico, che si sofferma sia sulla sicurezza passiva che su quella attiva ed è un punto di riferimento nel mondo automobilisitco.
Fino al 1996 era responsabilità delle case produttrici assicurarsi che le auto avessero degli ottimi livelli di sicurezza attiva e passiva ma non esistevano dei test ufficiali e comuni.
Dopo alcuni anni di assestamento fu creato, nel 1997, un programma indipendente chiamato The European New Car Assessment Programme o Euro NCAP il cui scopo è esaminare se le auto messe in commercio vengono incontro ai parametri europei ed internazionali in materia di sicurezza.
Attualmente, quindi, esistono due crash test: quello condotto dalle case prodruttrici o dagli enti che hanno commissionato e quello di Euro NCAP.
Il crash test, sia condotto da Euro NCAP che dagli enti commissionati o dalle case automobilistiche, è composto da diverse prove che servono a verificare la sicurezza globale dell'auto:
A seconda dei risultati l'auto viene omologata oppure vengono apportate delle modifiche. Nel sistema Euro NCAP viene invece assegnato un giudizio che va da 1 stella, indice che la protezione da impatto è scarsa, a 5 stelle, voto riservato alle vetture che hanno una buona protezione globale e una tecnologia anticollisione robusta e resistente.
Le auto necessarie a Euro NCAP per i suoi test sono 4 e vengono acquistate in anonimato da una o più concessionarie. Se i veicoli non sono ancora in commercio, gli esperti visitano direttamente il centro di produzione e selezionano dei modelli su base casuale.
Mentre i risultati dei test crash commissionati dalle case automobilistiche servono prettamente all'omologazione e non vengono sempre condivisi, quelli dei Test Euro NCAP vengono resi pubblici e sono consultabili presso l’archivio ufficiale. Accanto al voto espresso in stelle, viene inoltre indicata la percentuale di sicurezza dell'auto per:
Prima di scegliere fra una delle numerose auto in vendita sarà quindi una buona idea consultare il sito ufficiale di Euro NCAP.
Le auto più sicure secondo il crash test sono quelle che ottengono 4 o 5 stelle e hanno percentuali di sicurezza per le quattro voci elencate qui sopra che vanno dal 90 al 70%. Va detto, inoltre, che le auto considerate più sicure da Euro NCAP sono quelle che garantiscono alti livelli di protezione con le sole dotazioni di sicurezza di serie.
Per fare un esempio, auto premiate con 5 stelle come la BMW X5 o la Mazda6, garantiscono livelli di protezione dei passeggeri e dei bambini dell'80-90%.
Le auto ricevono da zero a due stelle quando le prestazioni dal punto di vista della sicurezza sono davvero carenti. In generale le auto peggiori per i crash test sono quelle che non raggiungono il 40% per le diverse voci elencate sopra e che non permettono di guidare sicuri con le sole dotazioni di sicurezza di base.
Per questo motivo, ad esempio, la FIAT Panda ha ricevuto zero stelle nei crash test Euro NCAP del 2018 e 2019: le sue dotazioni basi si sono rivelate poco sicure proteggendo occupanti adulti solo al 45% e i bambini al 16%.
I crash test non potrebbero funzionare senza i manichini. Dotati di sistemi sofisticati e di più di 40 sensori, permettono di registrare tutti i dettagli che ricorrono durante un incidente e cioè la velocità dell’impatto, eventuali piegamenti, schiacciamenti e torsioni nonché la decelerazione al momento della collisione.
Clicca per ingrandire la storia del manichino da crash test
Questi manichini, costituiti da gomma e metallo, sono diversi a seconda del tipo di crash test e dei dati che si vogliono raccogliere e hanno costi molto elevati (dai 150.000 ai 250.000 euro) proprio per le tecnologie applicate.
I manichini impiegati durante i crash test sono infatti ricchi di sensori che si dividono principalmente in tre categorie: