Fermo amministrativo auto: una guida completa

Il fermo amministrativo dell’auto è una procedura attraverso cui un ente di riscossione crediti può impedire al tuo veicolo di circolare su strada, qualora tu non abbia saldato un debito.

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In questa guida ti spieghiamo tutto quello che c’è da sapere sul fermo amministrativo: cosa è, come funziona, come rimuoverlo e in quali casi non può essere applicato.

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1. Fermo amministrativo auto: cosa è e quando viene imposto

Il fermo amministrativo è un atto attraverso cui l’Agenzia delle Entrate – Riscossione (ex Equitalia), o altro ente pubblico preposto alla riscossione crediti, dispone il blocco temporaneo di un veicolo a motore (auto, moto, scooter, etc.) di proprietà di un contribuente moroso.
Il fermo amministrativo può scattare dunque nel momento in cui non vengono pagate cartelle esattoriali, multe per violazione del codice della strada o bollo auto (qualora non siano caduti in prescrizione).

Se la tua domanda è: “posso circolare con auto sottoposta a fermo amministrativo?”, la risposta è no.

Il fermo amministrativo infatti implica che il veicolo:

  • Non possa circolare su strada.
  • Non possa essere esportato, radiato o rottamato.
  • Non possa essere parcheggiato su suolo pubblico, bensì in luogo privato.

L’auto sottoposta a fermo amministrativo può tuttavia essere venduta, ma attenzione: la vendita non cancella il fermo e le sue conseguenze, che permangono sull’auto sino a che il debito non viene estinto.

2. Come funziona il fermo amministrativo dell’auto

Come detto, l’attivazione del fermo amministrativo si ha quando il proprietario dell’auto contrae un debito con l’erario. In questo caso, l’ente riscossore invia una cartella esattoriale al debitore, il quale ha 60 giorni di tempo, dalla ricezione della notifica, per pagare il debito o chiedere una rateizzazione della somma dovuta.

Se il debito non viene estinto o rateizzato entro i 60 giorni, il moroso riceve una seconda comunicazione, che contiene il “preavviso di fermo”. Si tratta di un documento che evidenzia tutte le informazioni sul debito contratto (tipologia, importo, periodo di riferimento, numero cartella esattoriale, etc.) e notifica il previsto blocco del veicolo (o dei veicoli) qualora il debito non venga estinto (o rateizzato) entro i successivi 30 giorni dalla ricezione del preavviso.

Se, passati 30 giorni, non si estingue o rateizza il debito, il fermo amministrativo sull’auto diventa effettivo. A quel punto, la polizia sequestra il documento di circolazione e il mezzo non può più circolare su strada, non può essere rottamato o radiato, e deve essere spostato e custodito (a spese del proprietario) in uno spazio privato.

3. Soglia minima per il fermo amministrativo

Il fermo amministrativo si applica solo per debiti superiori a 800€. Sotto questa cifra non è previsto fermo. Sopra questa cifra invece si aprono 3 scenari, che variano in base all’importo del debito accumulato dall’insolvente:

4. Fermo amministrativo per debiti inferiori a 1000 €

Quando il debito per il quale viene disposto il fermo sull’auto è superiore a 800€ ma inferiore a 1000€, l’ente di riscossione è tenuto a mandare una seconda notifica di pagamento a seguito della cartella esattoriale. Questa notifica si manda per posta ordinaria, e concede al moroso 120 giorni per regolare la sua posizione. Se entro 120 giorni la cartella esattoriale non è stata saldata o rateizzata, viene inviato il preavviso di fermo.

5. Sanzioni per chi guida un’auto con fermo amministrativo

Chi viene sorpreso alla guida di un’auto sottoposta a fermo amministrativo rischia una multa che va da 1.984 € a 7.937 €, con aggiunta del ritiro della patente e confisca del mezzo. Inoltre, se la vettura sottoposta a fermo dovesse provocare un incidente stradale, l’assicurazione non è tenuta a pagare i danni. In ultimo, se il proprietario dell’auto sottoposta a fermo si rifiuta di custodirla in uno spazio privato, ma la lascia parcheggiata in strada pubblica, può incorrere in una ulteriore multa che va 774 € e 3.105 €, con ritiro della patente da 1 a 3 mesi.

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6. Come verificare il fermo amministrativo di un’auto

L’ente di riscossione non è tenuto a informare il solvente dell’attivazione effettiva del fermo amministrativo. L’unico avviso che viene fatto è il “preavviso di fermo”, a cui seguono 30 giorni di tempo per la regolarizzazione della posizione. Sapere se la propria auto, o un’auto che si sta acquistando, è sottoposta a fermo amministrativo dunque, è essenziale, onde evitare di circolare per strada col rischio di incorrere in multe salate.

Per verificare se l’auto è sottoposta a fermo amministrativo ci sono 2 modi.

  • Tramite il Certificato di proprietà digitale, il documento introdotto per tutti i veicoli immatricolati dal 5 ottobre 2015. Fornisce tutte le informazioni di un veicolo, perciò anche l’eventuale fermo amministrativo. Il CdPD può essere consultato gratuitamente sul sito dell’ACI. Per farlo occorre però avere l’ID del CdPD e un’identità digitale (come SPID o Carta Nazionale dei Servizi) che consente di accedere al portale ACI.
  • Tramite la visura PRA, un documento rilasciato dal Pubblico Registro Automobilistico, che fornisce informazioni sul veicolo, anche quelli immatricolati prima dell’ottobre 2015. Può essere richiesto online sul sito dell’ACI, in un ufficio territoriale ACI, o in un’agenzia di disbrigo pratiche auto, semplicemente indicando la targa del veicolo. Il prezzo della visura è di 6 € (ma se ti rivolgi a un’agenzia potresti dover sostenere anche i costi di agenzia).

7. Fermo amministrativo legittimo: come revocarlo

Quando un’auto è soggetta a legittimo fermo amministrativo, l’unico modo per revocarlo è quello di pagare il debito contratto.

Puoi scegliere di saldare il conto nella sua interezza o procedere con la rateizzazione. Se estingui subito il debito, l’ente di riscossione invia automaticamente la notifica al PRA (Pubblico Registro Automobilistico), e nel giro di qualche giorno riceverai la notifica di avvenuta revoca del fermo. Dal 1° gennaio 2021 infatti, la cancellazione del fermo è automatica e gratuita. È necessario recarsi al PRA solo per richiedere la sospensione del fermo.

Se decidi di rateizzare il debito infatti, una volta pagata la prima rata, l’agenzia per la riscossione ti rilascia un apposito certificato, che devi presentare al PRA per richiedere la sospensione del fermo. Attenzione però: solo quando vengono saldate tutte le rate il fermo amministrativo può essere revocato del tutto. Se si smette di pagare le rate, il fermo viene riattivato.

8. Fermo amministrativo illegittimo: quando e come fare ricorso

Se ritieni che il fermo amministrativo posto alla tua auto sia illegittimo, ad esempio per mancato rispetto delle tempistiche di consegna della cartella esattoriale o del preavviso, puoi rivolgerti a:

  • Giudice di pace
  • Commissione tributaria
  • Tribunale ordinario della sezione lavoro

La scelta dell’ente preposto alla valutazione della contestazione, varia a seconda del tipo di debito che ha attivato il fermo. Nel caso di multe, è competente il giudice di pace. Per il bollo auto, è competente la Commissione tributaria. Per altri tipi di debiti, è competente il tribunale ordinario della sezione lavoro.

Tuttavia, esistono 3 casi specifichi in cui il fermo amministrativo non può essere applicato: per auto destinate al trasporto di disabili. Per auto destinate ad attività lavorative. Per auto cointestate.

9. Fermo amministrativo auto in presenza di disabilità

I veicoli destinati al trasporto di persone diversamente abili non possono essere soggetti a fermo amministrativo. Qualora però la procedura delle ganasce fiscali sia già stata avviata, spetta al proprietario dell’auto chiedere la cancellazione del fermo.

I documenti utili per cancellare un fermo amministrativo su auto per disabili sono:

  • Carta di circolazione con indicazione dei dispositivi prescritti
  • Fattura di acquisto con applicazione delle agevolazioni fiscali
  • Contrassegno Parcheggio per disabili
  • Modulo di annullamento del preavviso/cancellazione iscrizione di fermo su veicolo ad uso di persone diversamente abili (modello F3)

I documenti devono essere presentati, fisicamente, presso uno sportello dell’agenzia di riscossione del debito interessata, o a mezzo raccomanda o posta elettronica certificata, alla sede di competenza dell’agenzia di riscossione.

Una volta pagata la prima rata, infatti, l’agenzia per la riscossione rilascia un apposito certificato. La sospensione deve essere registrata al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) e il veicolo può così circolare.

10. Fermo amministrativo su veicolo da lavoro

Se hai ricevuto un preavviso di fermo o la tua auto è già sottoposta a fermo amministrativo, puoi chiederne la cancellazione nel caso in cui il veicolo sia strumentale alla professione che eserciti (ad esempio se sei un commercialista, un tassista, un NCC, etc.).

Secondo il D.L. n. 69/2013 infatti, se l’auto è fondamentale per lo svolgimento della tua attività, non può essere sottoposta a fermo amministrativo.

Per annullare il fermo amministrativo sulla tua auto, in quanto veicolo strumentale al lavoro, dovrai presentare un’istanza in cui certifichi, tramite la contabilità aziendale e professionale, che l’auto è uno dei mezzi utili allo svolgimento della tua professione e senza la quale sei impossibilitato a lavorare (e dunque a ripagare il debito).

11. Fermo amministrativo auto cointestata

Se un’auto ha più di un proprietario, l’agenzia di riscossione non può disporre il fermo amministrativo, perché altrimenti il fermo avrebbe conseguenze anche sugli altri titolari del bene che non hanno contratto il debito. Non è un caso dunque che molti scelgano la strada di cointestare un’auto per evitare di incorrere in un fermo amministrativo.

Domande e risposte sul fermo amministrativo

D: È possibile rottamare l’auto con fermo amministrativo?

R: No, non è possibile. L’auto può essere rottamata solo a seguito della cancellazione del fermo.

D: È possibile radiare l’auto con fermo amministrativo?

R: No, non è possibile. L’auto può essere radiata solo a seguito della cancellazione del fermo.

D: È possibile vendere l’auto con fermo amministrativo?

R: Sì, è possibile. Tuttavia, se il fermo è stato applicato prima della vendita, l’auto continuerà ad esserne sottoposta, perciò non potrà circolare su strada, né essere demolita o radiata, fino al pagamento del debito. Viceversa, se il fermo viene applicato dopo la vendita, il nuovo proprietario può chiederne gratuitamente la cancellazione.

D: È obbligatorio pagare il bollo di un’auto sottoposta a fermo amministrativo?

R: Dipende. La legge e il codice della strada non sono chiari in merito. Alcune sentenze hanno stabilito che non è obbligatorio, perché tecnicamente non si dispone più del bene. Altre invece hanno stabilito che sì, è comunque obbligatorio continuare a pagarlo perché il bene è sempre di nostra proprietà. Nell’incertezza, noi consigliamo di continuare a pagarlo.