1. Revoca della patente: cosa significa
Quando la patente viene revocata significa che non si è più ritenuti idonei alla guida di un veicolo.
Il documento non solo verrà ritirato, ma di fatto esso sarà invalidato.
Solo dopo un certo periodo di tempo sarà possibile conseguire nuovamente la patente sottoponendosi agli esami teorici e pratici necessari.
La revoca della patente avviene per diverse motivazioni e il suo funzionamento varia in relazione ad esse. Le principali sono:
- per mancata idoneità e perdita dei requisiti
- per gravi violazioni e cattiva condotta
- per recidiva
- per sostituzione con una patente estera.
Analizziamoli nel dettaglio i casi principali.
2. Revoca della patente per perdita dei requisiti
L’art.130 del Codice della Strada sancisce la revoca della patente quando il titolare:
- non è più in possesso dei requisiti psico-fisici previsti
- non ha superato la revisione della patente
Se la patente viene revocata per problemi psico-fisici, bisognerà distinguere fra revoca permanente o temporanea, a seconda che l’impedimento sia da intendersi come definitivo o meno.
Il provvedimento di revoca viene emesso direttamente dal personale competente della Motorizzazione Civile.
Come riavere la patente in questi casi?
Se la patente è revocata per il venir meno dei requisiti psico-fisici, basterà dimostrare alla Motorizzazione Civile, tramite apposita visita medica, di aver recuperato in pieno le funzionalità necessarie.
A questo punto sarà concessa la nuova patente, senza dover seguire i criteri di propedeuticità fra i diversi tipi di patente.
Per fare un esempio: chi aveva una patente di tipo C, ne rientrerà direttamente in possesso senza dover prima ottenere la B.
Ovviamente se la patente viene revocata con atto definitivo per perdita permanente dei requisiti non sarà possibile riacquisire il documento di guida.
3. Revoca della patente dopo sospensione o illeciti
A parte quanto detto sopra, la revoca costituisce sanzione accessoria da aggiungersi ad eventuali multe e decurtazioni di punti, in presenza di infrazioni stradali particolarmente gravi. Essi sono:
- circolazione con patente sospesa
- guida contromano su autostrade o strade extraurbane
- guida in stato di ebbrezza (alcol e sostanze stupefacenti) di autobus, autocarri, complessi di veicoli o altri mezzi con massa complessiva superiore alle 3.5 t.
- incidente stradale in stato di ebbrezza (alcol e sostanze stupefacenti)
Anche la recidiva a diversi reati prevede la revoca della patente.
La revoca della patente per recidiva si verifica se il conducente viene colto per la seconda volta in 2 anni a superare di 60 km/h o più i limiti di velocità consentiti.
La stessa cosa accade anche quando il titolare continua a guidare in stato di ebbrezza, con tasso alcomelico superiore a 1.5 g/l, nell'arco di un biennio.
In tutti i casi sopra citati la revoca in quanto sanzione accessoria, deve essere emessa direttamente dal Prefetto tramite un’ordinanza.
Come riavere la patente in questi casi?
L’art. 219 del Codice della Strada sancisce chiaramente che in caso di revoca come sanzione accessoria il titolare non potrà conseguire un’ altra patente per almeno 2 anni.
Inoltre se la revoca è dovuta a guida recidiva con alcol o sostanze stupefacenti, il lasso di tempo diventa di 3 anni.
Diversamente dalla revoca per mancata idoneità, al conseguimento della nuova patente sarà necessario rispettare i criteri di propedeuticità.
Inoltre, una volta conseguito il documento, si verrà considerati a tutti gli effetti dei neopatentati.
Ecco quali sono i limiti in questo caso.
4. Guida con patente revocata: quali rischi?
La guida con patente revocata è un reato le cui sanzioni che possono arrivare fino all’arresto.
In effetti guidare a seguito della revoca, è esattamente come guidare senza patente.
La sanzione amministrativa prevista varia da 5.000€ a 30.660€. A questo si aggiunge l’eventuale fermo del veicolo per tre mesi.
Se si verifica una recidiva, oltre alle sanzioni di cui abbiamo detto sopra, verrà emessa un’informativa all’Autorità Giudiziaria con eventuale sequestro del veicolo per confisca.
La legge prevede anche la possibilità dell’arresto fino ad un 1 anno.
5. Come fare ricorso per revoca della patente?
Se ritieni che non ci siano gli estremi per un provvedimento di revoca, sappi che è meglio affidarsi ad un buon avvocato.
Infatti, è sempre possibile fare ricorso e in alcuni casi impugnare la revoca.
Il ricorso per la revoca della patente potrà essere rivolto:
- entro 20 giorni al Ministero degli interni che valuterà la richiesta insieme alla Motorizzazione Civile.
- entro 30 giorni al Giudice di Pace, se la revoca è stata disposta dal prefetto.
- entro 60 giorni al T.A.R. ma solo in alcuni casi.